Orto di Montagna

Orto di Montagna appoggia e aderisce a iniziative importanti contro i pesticidi …

Noi di Orto di Montagna siamo con le tante associazioni e con tutti i promotori, e saremo presenti, alla Marcia contro i pesticidi del 13 maggio 2018.
Iniziativa che si svolge in parallelo in provincia di Treviso e di Verona.


Un sito web accomuna i promotori dell’iniziativa, che offre fra l’altro una qualificata e interessante documentazione da scaricare.

Fra questa, di particolare interesse sono le NOTE SULL’INQUINAMENTO DA PESTICIDI IN ITALIA – un testo curato da Massimiliano Pietro Bianco dell’ISPRA, a cui hanno contribuito anche alcuni esperti di ISDE. E’ un testo di 120 pagine molto articolato e interessante che tratta di esposizione a pesticidi e rischi per la salute umana, del consumo di pesticidi in Italia, dei pesticidi nelle acque, nel cibo, nel vino.

Dalle Conclusioni del documento:

necessaria l’applicazione di un adeguato sistema di monitoraggio nell’ambiente dei pesticidi e l’approfondimento dei loro effetti reali.

La conoscenza dei consumi di prodotti fitosanitari e delle aree di utilizzo è il necessario punto di partenza per l’individuazione delle sostanze nella pianificazione del monitoraggio. Tali informazioni, infatti, sono indicatori della pressione antropica e della possibilità di contaminazione ambientale. In assenza di un sistema di rilevazione dei consumi effettivi, si può far ricorso ai dati di vendita, ma questi non necessariamente coincidono con i consumi e non possono essere riferiti alle aree di impiego, se non genericamente e a scala molto ampia. Le basi documentali per un adeguata programmazione delle attività di monitoraggio è stata ben delineata da ISPRA (2011, 2017).

La costante presenza nei prodotti alimentari imporrebbe inoltre uno screening maggiormente serrato sugli esseri umani, in particolare relazionando i dati di contaminazione con eventuali picchi di patologie.


I Piani di Sviluppo Rurale secondo i dettami europei devono far evolvere il settore agricolo più da settore che genera impatti ambientali, a settore in grado di risolverli. I PSR, che forniscono all’agricoltura risorse pubbliche derivanti dai contribuenti, devono cessare di incentivare pratiche agricole ad alto impatto.Serve, inoltre, un cambio delle pratiche di coltivazione, per ridurre la chimica e favorire la fertilità dei terreni e la loro resilienza tramite un incremento della sostanza organica. Anche la politica delle acque, stante la costante contaminazione da pesticidi, deve imporre agli Enti Locali di migliorare lo stato ecologico delle aree umide, aumentandone la capacità di filtrare e metabolizzare la grande quantità di sostanze che ha contaminato il nostro territorio negli ultimi 50 anni.

È essenziale infine portare alla luce queste tematiche sensibilizzando i cittadini e le amministrazioni comunali, e mettendo a disposizione di tutti informazioni utili riguardanti i rischi derivanti dall’uso dei pesticidi e le alternative all’uso della chimica, meno impattanti per l’ambiente e non nocive per la salute umana, da prediligere non solo in agricoltura ma anche nella cura del verde cittadino.


Come Orto di Montagna diamo piena adesione anche alla petizione online che è possibile firmare qui.

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