Orto di Montagna

Restare a galla: il capitale finanziario (serie “Resilienza Olistica”)

COS’E’: Questo articolo contiene una traduzione e adattamento di un post originale che si può trovare qui

CHI (AUTORE): Jason Heppenstall – Autore, commentatore/blogger, Permacultore – Il suo blog originale è qui. I suoi libri si possono trovare su Amazon, qui.

QUANDO: Pubblicato a novembre 2017 sul sito originale
(In questo caso, poi, l’articolo risulta di interesse perché presenta e suggerisce idee sul possibile percorso personale riguardo alla Resilienza).

https://3.bp.blogspot.com/-hRo_O0HZf3k/WhQay6SsKDI/AAAAAAAADLU/Rnm1LZ3rm488VYNAkcuE7PCb4iantbGOgCLcBGAs/s400/drowning-help.jpg


di Jason Heppenstall

Recentemente ho scritto sulla resilienza personale e familiare, delineando dieci diversi tipi di capitale. In generale, ho definito il capitale come una risorsa su cui hai il controllo e che ti è/sarà utile per consentirti di attraversare in modo sufficientemente “confortevole” tempi che si fanno (faranno) sempre più incerti.
Il primo di questi “capitali”, che è anche quello a cui la maggior parte delle persone associa il termine capitale, è il capitale finanziario.

Sì, stiamo parlando di ricchezza derivata dal denaro. Non lo tratterò in modo approfondito – dopotutto, questo è pur sempre un post sul mio blog – anche perché è un argomento estremamente vasto. Invece, questo articolo va interpretato come la base per ulteriori riflessioni, o forse solo come un “promemoria” (nell’ambito della resilienza olistica, NdR).


Povero Ricco

… avere troppa ricchezza può essere una maledizione; ne consegue allora che avere pochissime ricchezze ti renderà felice? Beh, certo che no …

È comunemente accettato che se hai una grande quantità di denaro contante, non solo sarai in grado di proteggere il tuo futuro, ma sarai anche felice. Ci viene detto che avere un alto reddito e una scorta utile di altre “attività” di tipo semi-finanziario, come quote di capitali, azioni, Bitcoin e/o una “pensione d’oro” ci renderà incredibilmente felici. Tuttavia, non è così. Il modo migliore per riuscire a staccarsi un po’ da questa visione-illusione è di starsene per un po’ in una stazione piena di pendolari, nel cuore della City di Londra o di Wall Street a New York,  durante l’ora di punta  e osservare le persone mentre ci passano accanto. Non solo non sembrano felici, molti di loro sembrano decisamente stressati e arrabbiati mentre corrono verso i loro appartamenti da un milione di dollari e/o verso le loro dimore di campagna. Francamente, alcuni di questi “vestiti ripieni di persone” sembrano piuttosto essere sul punto di farsi scoppiare un vaso sanguigno.


E comunque questi sono semplicemente dei ricchi (o benestanti) che lavorano. Che dire invece di quelli che hanno già accumulato ricchezza patrimoniale/finanziaria oltre ogni possibile desiderio o sogno? Per vedere quanto “stanno facendo bene”, basta aprire un giornale o leggersi alcune biografie. I giornali in particolare sono pieni di storie sensazionali  di VIP e “celebrities”, vincitori di lotterie e star dello sport che si stanno magari rovinando la vita con comportamenti edonistici derivanti da quantità abnormi di soldi, mentre nelle biografie dei “famosi” si leggeranno spesso di auto-sacrifici imposti sull’altare dell’egoismo, di lotte di potere, battaglie legali a vita con i propri nemici e alla fine magari di un’eventuale morte triste e solitaria seguita da liti familiari terribili, mentre gli avvocati si accapigliano  sul testamento come avvoltoi su una carcassa.

Personalmente, questo tipo di destino non mi attrae troppo.


Quindi, se avere troppa ricchezza può essere una maledizione, ne consegue che avere pochissime ricchezze ti renderà felice? Beh, certo che no. A meno che tu non sia Mark Boyle (l’ “Uomo che vive senza soldi”; v. ad esempio qui, NdR), avrai bisogno di avere accesso a qualche soldo per sopravvivere, e per la maggior parte delle persone questo significa avere un lavoro. Ora, avere un lavoro, di per sé, potrebbe non renderti felice, ma almeno ti consente di accedere a un flusso di denaro che a sua volta ti consente di muoverti nella vita. Periodicamente, tuttavia, potresti ritrovarti senza i mezzi per farti arrivare il denaro in tasca, il che significa che all’improvviso ti ritroverai senza soldi.


Non avere soldi, o non averne abbastanza per vivere, non è né piacevole né significa “costruirsi resilienza”. Se ti trovi nella posizione in cui non hai abbastanza soldi per sostenere te stesso o la tua famiglia, ti ritroverai immediatamente a cannibalizzare le tue altre forme di capitale. Potresti essere costretto a vendere oggetti di valore, come la tua auto. Se vendi la tua auto, però, potresti scoprire che le tue possibilità di viaggiare da e verso il luogo di lavoro sono diminuite, rendendo ancora più difficile trovare un lavoro sostitutivo. Questo è il tipico circolo vizioso che viene messo in moto da una crisi finanziaria personale. Successivamente, darai magari fondo ai tuoi risparmi (se ne hai), solo per comprare i beni di prima necessità. Forse farai lo stesso con le carte di credito o con altre forme di “prestito predatorio” (o meglio strozzinaggio) semplicemente per mettere in tavola qualcosa da mangiare e/o per pagare le bollette.


Col passar del tempo, se la tua situazione non è migliorata, sarai sempre più stressato e preoccupato. Quando sei stressato, il tuo corpo e la tua mente si mettono in una modalità di “pericolo elevato”. E poiché non conoscono la natura della minaccia, si preparano per ogni eventualità, motivo per cui essere stressati è così affaticante. Per questo motivo il tuo capitale sanitario (cioè la salute) ne soffrirà. Potresti perdere l’appetito, non essere in grado di dormire correttamente e qualsiasi dipendenza che potresti avere, anche latente, potrebbe sfuggire al controllo. Potresti persino sviluppare nuove dipendenze – come sonniferi o medicine  a base di oppiacei prescritte dal medico – mentre cerchi disperatamente di impedire che lo stress prosciughi la tua forza vitale. Alla fine, se continua così, potresti finire per troncare la relazione con il tuo partner, essere buttato fuori di casa e trovarti letteralmente a fissare una specie di abisso davanti a te, pensando “Ma cos’è successo?”


Una volta che il “tappeto finanziario” ti è stato tirato via da sotto i piedi, un sistema di circoli viziosi ovvero di “retroazioni negative” si imporrà rapidamente sopra di te, e provare a rimetterti in piedi ti potrà sembrare come tentare di trascinarti sulla terraferma da una serie di gorghi e di rapide in cui sei appena caduto. È davvero una situazione terrificante in cui trovarsi e che è meglio evitare a tutti i costi (come posso testimoniare personalmente).

Eppure questo, purtroppo, è lo scenario che sempre più persone stanno affrontando mentre le nostre economie diventano sempre più “logore”. La realtà economica odierna è tale che sempre più ricchezza si concentra al vertice anziché essere distribuita in modo più equo, e allo stesso tempo gli apparati e le gigantesche istituzioni statali che sovrintendono a salute, sicurezza sociale e pensioni – istituite durante un’era di grande prosperità nella seconda metà del 20° secolo – stanno letteralmente andando incontro alla bancarotta.


Date queste realtà, qualsiasi persona razionale non vorrebbe essere collocata alle due estremità dello spettro della ricchezza finanziaria, e preferirebbe optare per una felice “via di mezzo”. E dato che certo non molti di noi rischiano di trovarsi casualmente nell’1% più ricco, dobbiamo solo preoccuparci di non essere relegati  allo status di “non-entità finanziaria”. Una volta che sei retrocesso in questa sottoclasse economica, dove il miglior lavoro che puoi sperare di trovare è un contratto a zero ore garantite e a salario minimo (e qualsiasi manovra o politica governative che  riduca i sostegni al salario avrà un effetto cataclismico per te e la tua famiglia),  troverai quasi impossibile tirarti fuori da una simile situazione. E dato che questa “sottoclasse” si sta rapidamente allargando in tutto il mondo industrializzato e si sta divorando le persone (come una specie di Godzilla che, con tanto di famiglia allargata, si è accomodato a un buffet senza limiti), cosa si può davvero fare per evitare di esserne una vittima?


Controllo

… Lo “Scopo del gioco” è sempre quello di vivere al di sotto dei tuoi mezzi totali. Se sei in grado di vivere al di sotto dei tuoi mezzi, puoi usare il denaro in eccesso per investire in altre forme di capitale e aumentare la tua capacità di resilienza …

Caos e stress si verificano quando non si riesce a controllare una situazione. Per ottenere il controllo del tuo capitale finanziario devi prima farne una valutazione. Se hai familiarità con l’utilizzo di fogli di calcolo, bene, ma basterà anche un pezzo di carta e una penna per fare dei conti. Prendi nota di tutte le tue entrate e di tutte le spese mensili. Se non conosci con precisione alcune delle cifre in questione, allora fanne una stima realistica, ma in questo esercizio è comunque richiesta una brutale onestà con se stessi. Fai i calcoli e tieni conto di alcuni mesi, o anche di un anno.


Cosa ne esce? Spendi più di quanto guadagni o hai una bella somma che ti rimane ogni mese? Se è il primo caso, allora dovrai trovare dei modi per ridurre le tue uscite o aumentare le tue entrate. Ovviamente, alcuni di quei costi saranno “fissi” … ma forse possono essere ridotti? Vale la pena pensare attentamente a ciò che si paga sia per i costi fissi sia per quelli variabili, e apportare di conseguenza modifiche attuabili. Ci sono molti, molti modi in cui puoi ridurre i costi variabili – e ci sono molti siti e pubblicazioni pieni di consigli – quindi accennerò qui solo ad alcuni metodi per farti iniziare dei ragionamenti anche se, naturalmente, le circostanze di tutti  e di ognuno sono diverse.


Sul lato delle spese, comunque, potresti ad esempio:
– Annullare qualsiasi pacchetto/offerta di “intrattenimento”a cui sei iscritto (tipicamente da pay-tv, NdT/R) e invece fare qualcosa di meno passivo
– Acquistare ingredienti sfusi in quantità (invece di prodotti già pronti, NdR/T) e preparare/cucinare cibo in pentole più grandi, facendone poi singole porzioni da congelare per un consumo successivo
– Cercare tra le offerte di servizi e utenze più economiche e cercare di ridurre il consumo di energia e acqua
– Scambiare la tua auto con una bicicletta, o almeno andare in bicicletta più spesso

– Rinunciare ad affittare una casa o un appartamento per una vacanza e invece pensare a un possibile scambio di casa durante le vacanze.


Sul lato delle entrate cioè del reddito è possibile, ad esempio:
– Svolgere un lavoro part-time extra
– Fare qualche lavoretto e/o del piccolo artigianato da vendere online
– Realizzare prodotti “a valore aggiunto” dal tuo giardino, come marmellate o composte, e venderle a qualche mercatino di piccoli contadini/produttori
– Ottenere un lavoro più remunerativo

– Affittare una stanza nella tua casa.


“Scopo del gioco” è sempre quello di vivere al di sotto dei tuoi mezzi totali. Se sei in grado di vivere al di sotto dei tuoi mezzi, puoi usare il denaro in eccesso per investire in altre forme di capitale e aumentare la tua capacità di resilienza.

Potresti, ad esempio, spendere i tuoi risparmi per comprare alberi da frutta (bio-capitale), cucinare un grande banchetto e invitare i tuoi vicini per mangiare insieme (capitale sociale), cercare e trovare alcuni utensili manuali di qualità, anche su eBay (capitale “materiale”) – o sarà comunque possibile metter da parte  gli extra come risparmio in contanti, aumentando così il fondo di emergenza (mantenendolo così nell’ambito del capitale finanziario). Così, diventando più frugale e sobrio, puoi diventare più ricco in un senso ben più ampio.


A proposito di questo aspetto, una delle prime cose che devi fare per costruire la capacità di resilienza del tuo capitale finanziario, una volta che hai “aggiustato il tiro” su entrate e uscite, è di costruire un fondo di risparmio personale. Ci sono numeri impressionanti che girano, sul fatto che quasi 7 adulti su 10 in America non possono avere a portata nemmeno $ 500 per coprire un’emergenza inaspettata. Sono sicuro che le cifre saranno simili per la Gran Bretagna e per le altre nazioni del cosiddetto “primo mondo”, specialmente se le voci che circolano sono vere.

Il fatto è che la maggior parte delle persone sta sempre più vivendo di mese in mese, cioè di busta paga in busta paga, o da un qualche sussidio pubblico all’altro. Il tuo scopo immediato dovrebbe essere quello di assicurarti di non essere uno di loro. Un buon obiettivo da raggiungere sarebbe di avere abbastanza denaro risparmiato fino a coprire almeno sei mesi di spese per te e per i tuoi cari che da te dipendono. Naturalmente, questo è solo un obiettivo: qualsiasi somma che puoi mettere da parte ti renderà un po’ più resiliente dal punto di vista finanziario. Se sei mesi sembra un po’ estremo e irraggiungibile, inizia con un mese.


E quando dico denaro, intendo denaro liquido, intendo cioè banconote reali che puoi mettere in tasca. I soldi che hai conservato in un conto bancario non sono tecnicamente tuoi, ma della banca. Poiché tutte le banche operano su una base di riserva frazionaria (cioè, hanno disponibile solo qualcosa come 1/10 del denaro che è a bilancio in qualsiasi momento, il resto è tutto un “mondo” di investimenti contorti, derivati e prestiti), la tua non farà certo eccezione e non sarà in grado di restituirtelo se un numero sufficiente alto di altre persone lo richiederà  allo stesso tempo. Questa si chiama “corsa agli sportelli”, e la legislazione è già presente in Europa per proteggere le banche da simili evenienze, limitando la quantità di responsabilità che hanno in relazione ai tuoi risparmi.

È importante considerare per primo il capitale finanziario perché, con l’eccezione di ogni altra forma di capitale (tranne forse la salute), un disastro finanziario ha la capacità di abbattere il tuo “castello di carte”, per quanto costruito con cura. A tal fine dovremmo innanzitutto considerare il punto seguente.


Debito

… non dovresti mai indebitarti per acquistare prodotti o servizi di consumo …

 

…  quindi devi chiederti, prima di assumere qualsiasi debito, se è probabile che aumenti la tua capacità di resilienza o meno.

Ci troviamo al momento nella più grande “bolla del debito” della storia. Ciò dovrebbe terrorizzare la maggior parte delle persone, eppure raramente questo aspetto viene menzionato (specie nei Media mainstream, NdT/R). In effetti, molti giovani – inclusi alcuni economisti – che sono cresciuti in questa bolla del debito lo considerano semplicemente un fatto “normale” e presumono che continuerà a gonfiarsi per sempre. La storia ci dice il contrario.


La forma di indebitamento in più rapida crescita nel Regno Unito è il debito dei consumatori. Siamo bombardati da attraenti offerte per acquistare nuova “roba”, per aggiornare auto e telefoni e per andarcene in vacanza o per scaricarci giochi per computer … e per un milione di altre cose.

Ma il debito, in realtà, deve essere ripagato, altrimenti come prima cosa non sarebbe mai stato prestato. E quindi devi chiederti, prima di assumere qualsiasi debito, se è probabile che aumenti la tua capacità di resilienza o meno. Non tutto il debito è cattivo, così come non tutti i risparmi sono buoni, ma pensa molto attentamente all’assunzione di debiti e cerca sempre di evitarlo se puoi. Perché contrarre un debito significa consegnare una parte della tua sicurezza futura a un’entità senza volto che non si cura di te o del tuo benessere: tutto quello che importa è recuperare i suoi soldi, con interesse.


Per lo meno, non dovresti mai indebitarti per acquistare prodotti o servizi di consumo. So che è facile essere tentati e tutti noi abbiamo le nostre debolezze, ma il “debito da consumatori” può essere un tallone d’Achille per molti. Ogni volta che dimentico questo semplice dato di fatto, mi siedo e guardo uno dei tanti popolari programmi televisivi  di “Recupero crediti” (esistono serie TV sul recupero crediti in UK, NdR/T) e immagino che sia la mia quella porta d’ingresso che gli agenti del recupero crediti stanno abbattendo all’alba, e la mia famiglia sia quella che si sta costringendo a uscire in strada. Perché essere indebitati e scoprire che non si è in grado di far fronte ai pagamenti è un modo sicuro per metterti sulla strada del tracollo finanziario.


Quindi, se hai un debito con grandi prospettive di insicurezza, rendi una priorità quella di ridurlo ed eliminarlo. Se hai una grande quantità di debito “sicuro” (tra virgolette perché nessun debito è sicuro, dal tuo punto di vista), come può essere un mutuo, considera comunque come potresti ridurlo, magari passando a una proprietà più piccola o più economica, o facendo aumentare i pagamenti mensili. Meno debito hai, meno dovrai preoccuparti se / quando ci sarà un prolungato shock economico.


Azioni, obbligazioni e titoli di debito pubblico

… ricorda, nessuna forma di investimento è “perfettamente sicura”.

Conosciuti come “ricchezza di carta”, titoli azionari e obbligazioni e/o titoli del debito pubblico, ad es. Buoni obbligazionari / Certificati del Tesoro (i BOT / CCT in Italia, NdT/R), sono certificati che pretendono di rappresentare il valore di una società o di un governo o di un’altra entità del mondo reale. Il loro prezzo è determinato sia dal rendimento che erogano (cioè una somma di denaro versata periodicamente al proprietario del certificato) sia dal valore reale del mercato in base alla loro rischiosità. Le azioni, generalmente, tendono a essere più rischiose delle obbligazioni o dei BOT/CCT, in quanto le obbligazioni o i certificati di debito sono sottoscritte dalle banche centrali dei governi nazionali e sono pertanto ritenute “sicure”.


Ma ricorda, nessuna forma di investimento è “perfettamente sicura”. Come altre forme di ricchezza cartacea (futures, derivati, hedge fund, ecc.), Azioni, Buoni, certificati e Obbligazioni sono solo una rappresentazione astratta di una realtà sottostante nel mondo fisico, e il loro valore può precipitare a zero nel giro di una notte. In effetti, con l’avvento delle transazioni elettroniche tramite computer ad altissima velocità di elaborazione, il loro valore può precipitare a zero in nanosecondi.


Allo stato attuale, i mercati azionari di tutto il mondo sembrano crescere inesorabilmente di valore. La ragione principale di ciò è l’enorme quantità di “stimoli finanziari”, pompati nei mercati a seguito dell’ultima crisi di circa dieci anni fa.

(secondo molti analisti, NdT/R) Siamo ormai da tempo oltre il limite per una massiccia correzione a questo riguardo.


Oro e metalli preziosi

 … l’oro è inutile. Certo, ha alcuni usi minori, come otturazioni di denti e per i pennini, ma oltre a questo ha poco uso immediato.

È ormai comune vedere articoli di giornale su “pianificazione e resilienza finanziaria” che terminano raccomandando ai lettori di comprare dell’oro come mezzo per assicurarsi la propria ricchezza (con un pratico collegamento al “trader” di mercato preferito dall’autore). Non ho intenzione di fare ciò, in questa sede. Non credo che comprare oro ti faccia poi questo gran bene, a meno che tu non sia estremamente ricco e non riesca davvero a dormire la notte senza pensare che la tua sicurezza futura sia conservata in un pezzo di metallo giallo in un caveau svizzero. La ragione per cui non credo che l’acquisto di lingotti d’oro sia una buona idea ha diversi fondamenti.


In primo luogo, sono di fatto inutili a meno che non si sia in grado di liquidare il loro valore in modo sicuro. Dato che l’oro è un rifugio sicuro, ha un valore costantemente alto. È molto facilmente trafugabile. Se si verifica un collasso finanziario e si sparge la voce che hai dell’oro sepolto da qualche parte, allora è solo una questione di tempo prima che tu e la tua famiglia riceviate una visita notturna da parte di qualche gruppo di gentiluomini armati di nastro adesivo, cavo e cesoie da giardino. Questo esatto scenario era molto comune in Argentina dopo la crisi finanziaria del paese nel 1998. E dato che è impossibile vendere oro fisico senza dire a qualcuno che lo possiedi, non c’è modo di aggirare questo aspetto. Se lo possiedi, corri il rischio che qualcun altro lo scopra, e quindi lo voglia.

In secondo luogo, l’oro è inutile. Certo,  ha alcuni usi minori, come otturazioni di denti e per i pennini, ma oltre a questo ha poco uso immediato. Se davvero si deve possedere un metallo prezioso, allora l’argento potrebbe essere una scommessa migliore in quanto ha una serie di usi industriali e non industriali, il che significa che probabilmente manterrà sempre un valore basato su questo. Ed è meno probabile che ti metta nei guai.


E in terzo luogo, l’estrazione dell’oro è una delle cose più dannose per l’ambiente che l’umanità abbia mai inventato. Sono sbalordito dall’enorme numero di articoli che occupano diversi paragrafi a spiegare perché dobbiamo prenderci cura di Gaia, ovvero della Madre Terra, e poi proseguono raccomandando l’acquisto di oro per proteggere il futuro.


Ci sono situazioni in cui potrebbe essere una buona idea tenere l’oro? Sicuro. L’acquisto di alcune monete, ad esempio, o il possesso di gioielli di famiglia o ornamenti d’oro, ti darà un po’ di sicurezza psicologica e finanziaria senza renderti un tale bersaglio. In generale, tuttavia, un investimento di gran lunga migliore sarebbe in beni durevoli e terreni. Questi sono i tipi di cose che ti terranno in vita in uno stato di emergenza prolungato in modi che un pezzo di metallo non può assolutamente fare.


Criptovalute

… dopotutto, se non hai accesso al tuo “portafoglio” da uno smartphone o da un computer, non hai nemmeno accesso ai tuoi soldi …

Una recente alternativa al possesso di oro o denaro contante, e qualcosa di cui tutti stanno parlando al momento, sono le criptovalute come il Bitcoin. Sarò onesto e dirò che non ne so abbastanza per avere un’opinione pienamente informata da fornire in questa sede. Quando sono apparsi per la prima volta i bitcoin e simili, il mio primo istinto è stato come nei confronti di qualche “intruglio magico” – e questa sensazione si è rinforzata assistendo a tutte le affermazioni esagerate che ho visto e sentito ultimamente, solitamente fatte da giovani “millennials” che hanno una concezione piuttosto ristretta e limitata rispetto ai sistemi più ampi in cui operano.


Il mio secondo pensiero è che saranno chiaramente non attuabili o praticabili nel momento in cui i vincoli energetici si impongono – dopotutto, se non hai accesso al tuo “portafoglio” da uno smartphone o da un computer, non hai accesso ai tuoi soldi. E poi c’è l’enorme quantità di energia utilizzata dai computer per “estrarre” (il cosiddetto “mining”, NdR/T) i dati che consentono a ciascuna unità di rivendicare/identificare la sua unicità …


Tuttavia, molte persone intelligenti di cui mi fido e di cui ho gran rispetto hanno affermato di vedere un potenziale nelle criptovalute e nelle tecnologie blockchain, come una “forma di contante decentrata”, quindi cercherò di approfondire e sviluppare una visione più consapevole nel tempo.


… Termino qui (…) con quelli che considero i sette punti più importanti da valutare (…) per la capacità di resilienza del proprio capitale finanziario …

Ad ogni modo, ciò riassume questo breve riassunto del capitale finanziario in relazione alla resilienza personale. Prossimamente tratterò di una forma non astratta di capitale: i beni materiali.


Termino qui comunque con quelli che considero i sette punti più importanti da valutare quando si costruisce la capacità di resilienza del proprio capitale finanziario:
1) Vivi entro i tuoi mezzi (limiti) e investi eventuali eccedenze in altre forme di capitale
2) Esci dal debito non appena puoi, specialmente se si tratta di debito non produttivo
3) Costruisci un fondo di emergenza che ti consenta di andare avanti almeno per alcuni mesi
4) Non fidarti troppo della “ricchezza di carta” (cioè in titoli), cioè che questa sia un buon deposito di valore
5) Non affidarti all’oro come mezzo di investimento
6) Non pensare che di sicuro riceverai, cioè non fare troppo affidamento su, una pensione in futuro
7) Non investire in criptovalute se non sei sicuro al 100% di averle capite (e nessuno le capisce al 100% …)

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